PORK SODA 15

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la vita è la necessaria futile ricerca di un tempo introvabile e sono davvero strane certe frasi che restano in testa e chissà dove uno le ha sentite non fanno altro che rigirare nella testa e non si può far altro che pensarci e pensarci e pensarci e non si sa nemmeno se tutto sta andando verso una fine cioè che sta andando verso una fine si sa bisogna vedere se è un lieto fine o un dramma se è come appare se è solo una finta se quello che sta per accadere è un bene o un male se vedere lobo tom che parte tira su il morale perché allontanarlo dal ravaioli salva la vita a lui non gli fa fare la fine del nazi eroinomane quello con cui ascoltavo l’oi anni addietro quello non è certo un lieto fine che fra l’altro il ravaioli mica è scemo mica è idiota mica è fottuto con la testa come quelli che io frequento di solito il ravaioli lo sa che se fa fuori in via definitiva l’eronazi un mese dopo che ha divorziato dalla sua femmina femmina che si faceva sbatacchiare beatamente dall’eronazi lo sa il ravaioli che dopo la sbirraglia arriva a casa sua in dieci minuti e lo sbatte dentro e butta via la chiave quindi non val la pena di farlo fuori non subito almeno l’eronazi sa che ci ha una punta col destino se non è scemo se ne va anche lui dalla città ma ci ho l’impressione che è scemo fottuto perché uno che si sbatacchia la femmina del ravaioli può essere solo uno che anela al suicidio oppure è uno scemo fottuto e non si è mai sentito di un nazi che anela al suicidio per quanto le recenti avvisaglie magari gli hanno fatto capire che il suicidio fa meno male del ravaioli e resta un’opzione da tenere in conto il ravaioli per ora si è limitato a rifarlo nuovo e a gambizzarlo fra qualche tempo qualche mese o anche un anno fra qualche tempo chiude la partita quando le acque si saranno calmate e in una sera in cui lui avrà un alibi di ferro meglio ancora se a fare l’affare sarà un qualcuno venuto da fuori e subito ripartito il ravaioli ci ha buona memoria e non è scemo lobo tom invece sì e è pure un piscialletto così prende e parte alla prima avvisaglia di castigo appena intravede la possibilità che qualcuno lo venga a corcare di pezze appena intravede la possibilità subito pronto a darsela a gambe senza sapere nemmeno se il ravaioli sa della sua smucinata con la suddetta femmina del ravaioli che io dico va bene rovinarsi la vita come ha fatto l’eronazi perché la cica in questione è davvero un gran tocco e lui se l’è sbatacchiata un sacco di volte allora forse ne vale la pena ne vale la pena se pensi che la vita può essere barattata col pelume ma fare come lobo tom mettersi nei casini grossi per una smucinata di dieci minuti con una cica ubriaca fradicia non lo so mica se vale la pena e insomma magari il ravaioli non ne sa niente della suddetta smucinata ma metti che lo sa potrebbe farsi cattivo potrebbe non accontentarsi dell’eronazi e allora fai bene lobo tom a dartela a gambe lo farei anch’io al posto tuo poi certo io non mi sarei messo in un casino del genere io dietro al pelume ci perdo un sacco di cose fra cui soldi roba dignità fegato direi soprattutto la dignità ma non arrivo a mettere la vita sul piatto la posta in gioco resta sempre aldisotto una cica non vale così tanto nemmeno jeansattillati che cerco al cell ma non risponde cerco al cell ma non risponde cerco al cell ma non risponde cerco al cell ma cell spento

la vita è la necessaria futile ricerca di un tempo eccetera io e lobo tom usciamo che non manca poi molto all’alba ma l’aria è gelida fanculo la primavera della tivvù c’è un vento che spacca la faccia dalla strada imbacuccati come siamo guardiamo per istinto e abitudine verso il palazzo accanto a cercare la finestra della cica che spiavamo poi ci torna in mente che non abita più lì e tiriamo dritti anche se un pò malinconici prendiamo lo scooter di lobo tom io salgo dietro fa un freddo che mi si gela pure il pisello mi tiro su la sciarpa e giù il berretto che pare sto andando a farmi una rapa deve fare lo stesso anche lobo tom che al primo incrocio sbaglia strada la stazione è a destra e lui invece va dritto a sinistra ci grido di girare che co sto freddo mica c’è bisogno di fare più strada mentre andiamo stavolta per la via giusta cerco di distrarmi dal freddo che mi congela le gambe che su un motorino chi sta peggio è quello di dietro quando fa freddo quando la primavera c’è solo alla tivvù per non sentire il freddo cerco di distrarmi cerco di pensare a altro e mi viene in mente quando io e lobo tom e il cinghialino e gli altri amici della nostra infanzia e della nostra prima adolescenza quando noi scavalcavamo i cancelli in fildiferro dei cantieri e lanciavamo le nostre bici e ci mettevamo a far le corse sulle montagnole di cemento di sabbia di pietra tritata facevamo le corse e i salti e spesso eran dolori eran cadute dure che bene che andava sbucciavano ginocchi sbucciavano gomiti sbucciavano schiene e facce e tutto quanto e male che andava ci si rompeva le ossa e era abbastanza frequente che andasse male ma ci si divertiva da matti davvero quando arriviamo in stazione sistemiamo lo scooter io scendo sbatto le gambe per cercare di riattivare la circolazione poi quando inizio a raggiungere la temperatura ambiente la temperatura ambiente è comunque gelida quando la raggiungo mi fermo guardo lobo tom metto una mano in tasca e gli porgo il contenuto

tieni, ci dico

cos’è?

amfe qualche dose per il viaggio

bè grazie non ti dovevi disturbare

tienitene qualcuna per torino

al massimo a torino troverò qualcosa

sì ma è meglio che non ti fai notare troppo se devi espatriare

giàgià è dura la vita degli emigranti

e poi torino è una città mica tanto sicura

sò il fatto mio mica son l’ultimo arrivato

loso loso ma appunto se devi espatriare è meglio star fuori dai casini di ogni tipo

bè allora grazie per gli affini

figurati

senti dimmi un pò della cica

che cica?

quella che frequenti tu ti piace molto?

che domanda è? è una vita che andiamo appresso al pelume

sto dicendo sul serio

bè sì penso di sì

allora tienitela stretta

abbiamo litigato

per quale motivo?

è una storia lunga

c’entra la cica del palazzo di fronte

in un certo modo c’entra

è molto grave?

non lo so mi sa di sì

sei sicuro?

sono sicuro sì

cerca di parlarle

non risponde al cell

bè vai a casa sua

mi caccia

tu vacci lo stesso se ci tieni vai da lei

lo farò

cerca di tenertela stretta se ci tieni

prometto che ci proverò

un’altra cosa

ma com’è? sei tu che parti e invece di farti io le raccomandazioni sei tu che mi fai la predica?

non c’entra prendi queste

sono le chiavi del motorino

a me non servirà

non posso mica prenderlo così

diciamo allora che te lo presto

ok così va bene

queste son le chiavi tienimele tu, mi dice

la vita è la necessaria futile ricerca eccetera e io davvero non lo so se è un bene o un male quest’alba che arriva alla stazione se è un’alba benedetta che ci dice salvezza un’alba che ci porta verso una nuova vita o meglio che porta te verso una nuova vita e a me mi rimette sempre nella stessa con un casino in meno e un amico in meno oppure è un’alba cattiva che ci fotte per un pericolo inesistente e ci allontana e a te lobo tom ti butta in una fase ignota che chi lo sa che ti può succedere adesso che te ne vai in olanda bè almeno ci mandi le rizla gratis par avion almeno se non trovi altro ti fai assumere in un coffeeshop di amsterdam che una certa pratica nel campo ce l’hai una certa esperienza puoi vantarla e no il cinghialino non lo sa che vai in olanda non gliel’ho detto è meglio così sta sicuro il cinghialino è un mezzo stronzo e ti vende per un pò di amfe o affini sta a sentire me il cinghialino non se le ricorda mica le corse in bici nei cantieri anche il cinghialino sa che vai a londra come sanno tutti gli altri sì è un nostro segreto fatti sentire quando arrivi fatti sentire e sistemati a dovere fagliela vedere a quegli olandesi che non sanno un cazzo e datti da fare con tutto il pelume biondo che c’è in giro poi magari quest’estate mi ospiti che a amsterdam ci torno sempre volentieri però è meglio se fai il biglietto che fino a torino è lunga almeno dormi sul treno ti riposi un pò tanto qualche soldo ce l’hai ma sei sicuro che i tuoi zii ti ospitano gli hai già telefonato vero sì allora ok e non so se è un bene o un male lobo tom parte e si salva la vita e forse la salva anche a me anche a noi forse non corriamo pericoli di vita fisica ma certo la vita sociale è appesa a un filo con lobo tom ancora con noi e il ravaioli a conoscenza della smucinata io ci ho parlato col ravaioli per via del ciddì dei primus e lì anche se gli girava non ha potuto dir molto perché in parte è colpa sua che cercava di tagliarci fuori e quasi quasi che avevo il coltello dalla parte giusta quasi quasi potevo pure incazzarmi e insultarlo ma ho preferito star buono perché il capo è sempre il capo e se lui decide di non farci fare più affari non facciamo più affari punto ti ricordi lobo tom questa storia somiglia un pò a quella dei bateman anzi gli somiglia pure un pò troppo tu che ti sbatacchi una femmina ravaioli e noi tutti che siam fuori dal giro vabbè stavolta non te la sei sbatacchiata te lo concedo però avresti voluto e chissà se il ravaioli sa della smucinata se sa rischiamo se sa con la tua partenza rischiamo meno ma chi può dirlo che il ravaioli ci ha una buona memoria certo che vai è meglio per te quello senza dubbio è anche meglio per noi anche questo senza dubbio magari il ravaioli se ne ricorda lo stesso ma se non ci sei non può essere che meglio però è pur sempre un fatto te ne vai e chilosà che combini lassù a torino a amsterdam o dove finisci io che ti conosco da una vita e adesso invece chissà fra quanto ti rivedo chissà se ti rivedo mai e non lo so allora se è un bene o un male quest’alba che arriva alla stazione so solo che è un’alba fredda

la vita è la necessaria eccetera e mentre siamo seduti sul pavimento cogli occhi al tabellone che ci deve dire da che binario parte il tuo espresso per torino mentre siamo seduti mi chiedi se mi ricordo delle notti d’estate io te e il cinghialino quando a quattordicianni non avevamo nemmeno i soldi per metter la miscela al ciao e arrivare in spiaggia a ostia e le pischellette più che anche se erano soltanto pischellette si capiva già che erano pischellette più e insomma le pischellette più stavano sul muretto a ridere e a fare le smorfiose con noi ma poi a una certa ora andavano con quelli che arrivavano in spiaggia si facevano dare passaggi in scooter e quelle più scafate anche dai tipi grandi in macchina se ne andavano in spiaggia con chi poteva scarrozzarle e a noi ci mollavano lì che al massimo c’era qualche pischelletta meno che però alla mezza aveva il coprifuoco e comunque non si faceva nemmeno avvicinare dovevi stare almeno a un metro con le pischellette più ogni tanto una smucinata ci scappava anche se poi se ne andavano in spiaggia coi motorizzati e con quelli con abbastanza grana da pagarsi la miscela per trenta chilometri le pischellette meno le potevi guardare a un metro di distanza ma alla fine era già meglio che niente e insomma noi tre le sere d’estate alla mezza al massimo all’una restavamo senza pischellette né più né meno senza compagnia senza niente restavamo solo noi tre e le ore che ci separavano dall’alba e erano notti che si moriva per il caldo per l’afa d’agosto che ti appiccicava i vestiti ricordo il cinghialino che girava a petto nudo senza maglietta bevevamo le birre comprate al pomeriggio al supermercato birre calde che parevan piscia birre italiane in bottiglie da sessantasei comprate coi soldi messi insieme ci pareva però d’esser dei gran fichi a girare per il quartiere con la birra in mano poi ci sedevamo su un gradino dove capitava davanti a un negozio davanti a un condominio iniziavamo a raccontarci un pò di cazzate il cinghialino era già esagerato allora nel raccontare le sue imprese io e lobo tom ci davamo di gomito mentre lui parlava poi alle tre andavamo da un nostro amico che faticava in un forno e in un forno prima di fare il pane per regolare la temperatura cuociono le pizze noi andavamo dal nostro amico e lui ci passava di straforo un paio di pizze bianche o col pomodoro caldissime profumate coll’olio e il pomodoro che fumava e cadeva ci sporcava i vestiti sporcava la strada non ce ne fregava un cazzo ho rivisto questo vecchio amico pochi mesi fa fa ancora il fornaio nella suburra e insomma noi con le nostre pizze accompagnate da birre calde tornavamo a sederci al nostro gradino e cazzeggiavamo ancora e fino al mattino aspettavamo che finisse un altro giorno con tutto quello che ci cresceva dentro e la rabbia da un lato e dall’altro la contentezza di essere amici e lo sapevamo che dovevamo darci da fare per cambiare bisognava trovare i soldi per la miscela e portare le pischellette più fino in spiaggia e quindi bisognava darsi una smossa basta con la birra calda basta con le notti finite da soli e allora successe il

la vita eccetera jeansattillati continua non rispondere al cell anzi è staccato magari sta dormendo sono le sei e mezzo il cielo si schiarisce oltre i tetti dei binari sul tabellone elettronico compare il nostro treno anzi il treno di lobo tom binariosette lobo tom si mette la borsa sulla spalla e ci avviamo al binariosette magari è tutta una fregata ci dico magari il ravaioli non sa niente della smucinata ma è meglio non rischiare forse era meglio non rischiare prima ma ormai quel che è fatto è fatto noi siamo le nostre azioni ora cerchiamo di rimediare e allora stammi bene lì in olanda non ti fare troppe fischi nemmeno tu eheh mi raccomando stammi bene anche tu statemi bene tutti non fate troppi casini occhio al ravaioli poi quando sono arrivato in olanda quando mi sono sistemato ti faccio sapere in qualche modo ti farò sapere che è tutto a posto

accompagno lobo tom fino alla carrozza poi lui mi guarda e dice bè è ora poi ci abbracciamo e lui sale sul treno mentre è sulla scaletta della carrozza si volta verso di me e mi sorride poi entra lo guardo da un finestrino mentre cerca uno scompartimento libero poi che mette la borsa sul portapacchi si volta lo saluto con la mano lui fa lo stesso poi mi giro e me ne vado che non mi pare il caso di restare ancora qua sulla banchina come se a partire è una cica e allora me ne vado torno verso la testa del binario la gente s’affolla corre in direzione contraria alla mia per non perdere il treno guardo su e vedo che il cielo è ormai azzurro chiamo jeansattillati che ha ancora il cell staccato ammesso che mi voglia parlare di nuovo prima o poi mi fermo un paio di minuti a guardare il treno che parte penso ancora ai pomeriggi e le sere e le notti i giorni interminabili e vuoti di un’adolescenza e una giovinezza passata con lobo tom e il cinghialino e penso anche agli altri quelli che pure c’erano in quei pomeriggi e sere e notti quelli che c’erano e adesso non ci sono più mi tasto per controllare di essermi tenuto un amfe vado nei bagni schifosi della stazione tiro l’amfe torno indietro guardo la gente che va avanti e indietro lungo la stazione guardo l’ora sul tabellone luminoso romatorino espresso binariosette partito