PORK SODA 9

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settantaquattrore a mezzanotte e in un autogrill di frontiera dove parlano una lingua gutturale io mi sorprendo di quanto alti siano i prezzi qui nelle valli prima di scoprire alla cassa che si tratta di franchi svizzeri e per quanto la commessa mezza cessa mi chiede se voglio pagare in euro me lo chiede prima in tedesco poi in francese poi ancora in italiano lei me lo chiede e io non dico nulla la mezza cessa mi dice il prezzo in euro in tedesco io non lo afferro guardo sul display del registratore di cassa vedo due cifre cerco di pagare in euro il prezzo in franchi svizzeri la mezza cessa mi sorride e mi ridà indietro alcune monete il cambio mi sorride io esco nel gelo del parcheggio con la mia bottiglia d’acqua e cerco il camper non lo trovo e penso che forse stare a girare fischi per tutto il tragitto da roma alla svizzera tedesca non è stata un’idea geniale poi vedo il cinghialino che sta facendo il pieno al selfservice il cambio mi sorride

settantadue ore a mezzanotte e è il mio turno alla guida un bel tuffo fino all’alba teutonica fino alle prime luci sulla terra alemanna mi sistemo le mie amfe o affini sul cruscotto tutte in fila carine una accanto all’altra come brave sorelline che presto faranno star tanto bene il loro papà piazzo i basement jaxx nello stereo un paio di panini a portata di mano scarafaz sta un pò vicino a me a bere birra e ruttare gonzo si sistema placido sul sedile posteriore infine s’addormenta io guardo le macchine e i tir che ci passano accanto e quelle che superiamo scruto la gente all’interno guardo le luci delle città in lontananza oltre l’autobahn e tutto che si fa sempre più rado meno frequente man mano che la notte cresce meno macchine sulla strada meno luci dalle città solo io e le amfe e i basement jaxx solo la lunga striscia d’asfalto che ci porta altrove che ci chiama famelica che ci invita a percorrerla senza scuse senza perplessità il futuro prossimo carico di promesse e il futuro remoto chissà e chissene

sessantottore a mezzanotte e mi metto a girare fra le stazioni radio locali e non ci capisco un cazzo di quello che dicono ma la musica è sempre quella la capisci ovunque e cerco una frequenza con un pò di rock tosto e la lascio davanti a me non c’è nessuno la strada mi lascia sentire il rumore del mio motore e nessun altro lingue illuminate che si dipanano fra pianure e vallate infinite all’occhio penso a jeansattillati vorrei averla qui con me anche se non si poteva per tutta una serie di ragioni che sono pure ovvie siamo tutti maschi si va dichiaratamente alla ricerca di pelume naturalmente questo a jeansattillati non l’ho detto e poi poteva scoprire i miei casini lei che è una brava cica e pensa che anch’io lo sono bravo e poi lei se ne doveva andare giù dai suoi lei che è studentessa fuori sede lei che ci ha le scadenze degli esami le punte della vita universitaria ma davvero vai a berlino per capodanno che fico mi ha detto tutta sorpresa e sorridente eggià ci ho risposto

sessantasei ore a mezzanotte e mi accorgo contemporaneamente che ho finito le amfe o affini che il cielo inizia a schiarirsi che scarafaz russa come la bestia che è sul sedile dietro al mio si comincia a intuire qualche sprazzo di campagna qualche albero oltre la carreggiata e le luci della notte ma non me ne frega un cazzo chiamo scarafaz e ci chiedo se ha roba lui niente prendo a tirargli tutto quello che ho a portata di mano monete penne ciddì accendini paglie anche l’accendisigari acceso ma lui niente lo stronzo che invece di stare sul fronte russo come merita si viene a divertire a berlino s’ubriaca e magari rimorchia pure dopo un pò mi rassegno alla mancanza di amfe cerco di distrarmi mi accendo una paglia dietro l’altra mangio patatine che trasudano olio vedo il paesaggio che si delinea sempre più continuo a fumare col fatto che sto guidando non posso nemmeno girarmi un fischio ci sono di nuovo parecchie macchine sulla strada parecchie macchine ma niente amfe niente affini mi rassegno continuo a accendermi una paglia via l’altra una patatina bisunta via l’altra mi rassegno

sessantaquattrore a mezzanotte e berlino si staglia immensa ai nostri occhi anche se è più giusto dire ai miei che non c’è nessun’altro sveglio sono distrutto dopo otto ore di guida solitaria fra pensieri e autobahn pensare troppo fa male mi fermo a un distributore per fare il pieno e ovviamente non capisco un cazzo di quello che mi dice il tipo ma chissene sono sfatto e distrutto scendo dal camper senza giaccone l’aria fredda mi sveglia mi stringe il viso mi stritola mi sento di nuovo vivo finalmente poi si svegliano anche gli altri qualcuno parla in inglese al tipo del distributore entriamo nel bar a farci un caffè che è ovvio che qui non lo sanno come si fa e per quanto gli dici espresso espresso resta sempre una brodaglia ma dopo che hai assaggiato il caffè che fanno gli americani il caffè centroeuropeo non è poi così male abbiamo tutti una fame enorme la solita fame chimica prendiamo panini e pretzel e patatine fritte e sandwich e cioccolata e pane di segale e biscotti e weisbier e acqua minerale e paglie risaliamo sul camper non è più il mio turno a guidare adesso tocca a angioletto ma io non voglio mettermi a dormire adesso adesso che stiamo per fare il nostro ingresso trionfale a berlino fra i palazzoni dormitorio della periferia io che ho condotto la ciurma fin qui lungo la fredda notte germanica io non me ne posso andare a dormire adesso poi dopo che siamo arrivati al parcheggio dove sistemarci col camper poi posso

cinquantottore a mezzanotte e io mi sveglio coi crampi allo stomaco sento un sacco di rumori arrivare dal parcheggio sento la doccia che va mi lancio sulle cose da mangiare furiosamente ingoio tutto quel che posso in pochi minuti senza nemmeno masticare quindi mi sento abbastanza sazio guardo dal finestrino il cinghialino che ha attaccato bottone con una cica roscia che mi sembra francese ah i capodanni all’estero sempre meta di scambi culturali mademoiselle vouz vulez fer les filosophies oriental avec moi torno a dormire

cinquantaquattrore a mezzanotte e io mi sveglio e mi faccio una doccia e ho ancora fame e cerco di capire a che gestore germanico devo collegare il mio cell così posso mandare un essemmesse a jeansattillati tornano angioletto e il cinghialino che son stati in giro per la città di scarafaz e lobo tom nessuna traccia mi promettono che stiamo per andare a cena

cinquantadue ore a mezzanotte e siamo tutti e cinque a cena in un pub berlinese a mangiare wurstel e crauti wurstchen come li chiamano qui i crauti invece non sono poi così male come pensavo i wurstel o wurstchen sono strani hanno dentro tutte delle cose colorate non ispirano troppa fiducia ma sono abbastanza buoni boccale di hofbrau da un litro facciamo commenti osceni in italiano sulle cameriere e sulle altre clienti

quarantanove ore a mezzanotte e continuiamo a girare per la città fra una birra e l’altra avevamo l’indirizzo di un buon locale el gordo dove fanno techno e house di livello o almeno così ci ha detto il pusher amico di scarafaz che è il nostro informatore per le notti germaniche quindi non so nelle mani di chi ci siamo messi è un pò come mettersi nelle mani di lobo tom ma tanto il posto non lo riusciamo a trovare

quarantottore a mezzanotte e entriamo all’hammer un posto che ha tutti gli ingredienti per essere un locale tosto all’aspetto del tipo tappezzeria gotica e luci opache sembra che la gente in fila sia interessante anche un bel pò di pelume alcune sicure sono ragazze più ma entriamo e mi si smoscia subito trip hop ambient al massimo dub annacquato roba da ridere consumazione compresa nell’ingresso consumiamo e andiamocene ci dico agli altri ma quelli non vogliono saperne che abbiamo già pagato mi fanno abbiamo già pagato e allora tanto vale che restiamo qua

quarantasette ore a mezzanotte e mi girano le palle a sentire sta mosceria sto posto piacerebbe a jeansattillati e io ci voglio bene ma non è certo un complimento

quarantasei ore a mezzanotte e scarafaz mi dice che ha conosciuto dei tipi che ci hanno dato una punta per domani notte ci portano a un rave in periferia eh speriamo ci dico che poi non lo so mica come ha fatto scarafaz a farsi intendere da questi qua che di solito non lo capiscono nemmeno quando parla italiano

quarantacinque ore a mezzanotte e io sono tutto pompato che non sapendo che fare ho continuato a andare avanti e indietro dal cesso a tirare amfe o affini e in tre ore mi sono sparato le dosi per tutta la notte e allora vado in pista e mi butto sulle ciche che all’occhio mi sembrano possibili ragazze più mein dick ist grosse poi mi accapiglio con un tizio muscoloso e gigantesco che non so se è un buttafuori o il ragazzo di una delle ciche ti aspetto fuori ci dico ma quello non capisce

quarantaquattrore a mezzanotte e il locale sta per chiudere e è mezzo vuoto ormai e allora usciamo ausgang finalmente io mi guardo in giro alla ricerca di quello che mi aveva messo le mani addosso prima lo vedo allora stiamo fuori a aspettare che esce anche lui con la sua femmina e allora ci buttiamo addosso e scarafaz lo blocca e noi lo pestiamo un pò ma giusto per dovere poi andiamo dalla cica e la smuciniamo un pò sulle tette e sul pelo angioletto le copre la bocca per non farla gridare il tipo grida in germanico e scarfaz lo abbatte con una pezza

quarantatre ore a mezzanotte e ci allontaniamo dall’hammer e era proprio un posto di merda ci dico giàgià proprio una serata pallosa

quarantadue ore a mezzanotte e nel camper mangio cioccolata e pane di segale

quarantunore a mezzanotte e non riesco a dormire e me ne sto seduto al gelo accucciato accanto a una ruota del camper fumando paglie a velocità pazzesca e ascoltando i chemical bros nelle cuffie

quarantore a mezzanotte e dopo molte correzioni e ripensamenti invio un essemesse a jeansattillati

trentanove ore a mezzanotte e mi scoccio di star seduto per terra è mattina fatta e decido che è il momento di girare un pò berlino

trentasette ore a mezzanotte e di tutto quello che vedo chissene anche se è bello e ha a che fare con la storia ma io della storia me ne sbatto cerchiamo di andare in una disco come si deve piuttosto cerchiamo di trovare qualche ragazza più e superiamo l’autarchia andiamo a qualche bella festa

trentacinque ore a mezzanotte e mangiamo kebab per strada qui a berlino c’è cibo arabo a ogni angolo di strada con la stessa frequenza con cui a roma trovi una pizzeria eppoi mangiare arabo mi piace un pò piccante forse ma troviamo un super dove compriamo bottiglie di vino da poco e ce lo scoliamo

trentatré ore a mezzanotte e se c’è una cosa che mi piace di quando sono all’estero e specie in una nazione dove si parla una lingua così diversa dall’italiano se c’è una cosa che mi piace è che posso dire tutto quello che voglio sull’autobus o sulla metro o in un locale o per strada possiamo fare i commenti più sconci e nessuno se ne accorge

ventisei ore a mezzanotte e mi sono appena svegliato gli altri mangiano io non ho fame decidiamo di andarci a prendere una birra in un pub senza far troppo tardi che alla mezza abbiamo la punta con quei tali che scarafaz ha conosciuto ieri sera

venticinque ore a mezzanotte e scarafaz tocca il culo alla cameriera del pub cercano di cacciarci fuori si rompono un paio di boccali le solite menate poi facciamo ausgang da soli che non ci abbiamo voglia di accapigliarci che alla fine siamo pur sempre in vacanza

ventiquattrore a mezzanotte e siamo davanti all’heart of glass un ritrovo di nostalgici anni ottanta che ascoltano la disco elettronica di falco e dei talk talk e si mettono delle parrucche psichedeliche e puntute che sembra una puntata di un telefilm americano di ventanni fa ma la punta coi tipi ce l’abbiamo qua davanti

ventitré ore a mezzanotte e lobo tom ci dice a scarafaz uè mi sa che questi ti hanno tirato un pacco non vengono mica

ventidue ore a mezzanotte e arrivano i tipi su un volkswagen dentro son già in dieci ma ci tirano su pure a noi e anche se stiamo un pò stretti arriviamo presto al rave noto una cica carina in minigonna e con un sacco di piercing chissà se è una ragazza più i tipi ci dicono che si balla fino a mezzogiorno

ventunore a mezzanotte e baratto con un ragazzo olandese un pò d’amfe in cambio di un paio di paste che mi assicura sono wunderbar anzi extatic ahahah e si mette a ridere ahahah

venti ore a mezzanotte e ritrovo la cica del volkswagen balliamo un pò insieme andiamo in bagno a tirare un pò di amfe o affini

diciannove ore a mezzanotte e io e minigonna+piercing continuiamo a ballare la musica è di un certo livello techno molto pompata house metal hardcore niente commercial o ambient o trip hop niente roba da discotecari della domenica niente roba da smidollati senza palle

diciottore a mezzanotte e minigonna+piercing balla sempre più vicina a me e io l’afferro per i fianchi e lei si dimena e si struscia al suono della musica

diciassettore ore a mezzanotte e io e minigonna+piercing usciamo nel parcheggio e il cielo è un pò chiaro siamo sudati fradici l’aria del mattino mi congela ma non sento niente e comunque chissene ho tutte delle lucine negli occhi e le orecchie fanno fiiiiii e vorrei proprio un boccale da un litro adesso ma magari dopo prima devo pensare a minigonna+piercing ci baciamo contro un muro poi andiamo al volkswagen dove è un pò più caldo me la sbatacchio e tanti saluti all’autarchia roba che le faccio il gesto dell’ombrello il cambio mi sorride

sediciore a mezzanotte e quando l’orizzonte è limpido e non vedo più le lucine e le orecchie non fanno più fiiiiii e penso che mi sono appena sbatacchiato un bel pezzo allora rientriamo nel ballo ma io sto solo cinque minuti poi mi allontano minigonna+piercing mi segue mi chiede cos’ho è che mi è salito su tutto il down mi prendo una birra la stanchezza mi assale mi siedo per terra a lato della pista culo per terra spalle al muro ce ne stanno tanti vicino a me perlopiù molto più sfatti di me minigonna+piercing torna a ballare

quindiciore a mezzanotte e ogni tanto qualcuno attaccato al muro raccoglie le forze e torna in pista qualcun’altro viene a buttarsi qua sfasciato com’è io me ne fotto cerco con gli occhi gli amici ogni tanto li intravedo in cinghialino dorme a venti metri da me ogni tanto qualcuno lo scavalca

quattordiciore a mezzanotte ho dormito un pò la gola mi brucia guardo la pista vedo minigonna+piercing che si sta strusciando su un tipo

trediciore a mezzanotte e iniziamo a raccoglierci per andarcene siamo tutti più o meno sfatti solo angioletto è abbastanza placido sembra gonzo come al solito si vede che è uno che si sa controllare il cinghialino ha vomitato a ripetizione lobo tom è fuori di testa più del solito scarafaz è andato

dodiciore a mezzanotte e quelli che ci hanno accompagnato ci aiutano a caricare la massa imponente di scarafaz sul volkswagen ci riportano verso il camper prima di scendere minigonna+piercing mi dà un foglietto con un cell

undiciore a mezzanotte e stiamo tutti più o meno a cercare di dormire nel camper che ci dobbiamo riposare che è quasi il momento della sera più importante e dobbiamo essere pronti e freschi che il capodanno è contro l’autarchia e intanto il solito blablabla su quello che abbiamo combinato al rave chi abbiamo rimorchiato chi abbiamo sbatacchiato anche se i racconti hanno tutta l’aria di essere romanzati compreso il mio e appallottolo il cell di minigonna+piercing e lo butto ma poi lo vado a raccogliere perché non si sa mai me lo rimetto in tasca

quattrore a mezzanotte e qualcuno mi sveglia e io non ce la faccio a aprire gli occhi e tirarmi su la gola mi brucia tiro un’amfe per svegliarmi

tre ore a mezzanotte e bisogna darsi da fare prepararsi sistemarsi essere pronti per le punte che ci riserva il destino allora doccia vestirsi puliti anche le mutande pulite mi raccomando e poi via per la cena

due ore a mezzanotte e ci siamo fatti portare un maialino intero tutto roseo e rosolato il pub è pieno tutti pronti per la grande notte tutti pronti a incrociare vita e a cercare eventi da raccontare negli anni a venire anche noi intanto ce la meniamo coi resoconti del rave che poi chi lo sa davvero cos’è successo e in fondo chissene io mi ricordo di essermi sbatacchiato minigonna+piercing ma se ci ripenso mi sembra tutto sfocato magari non è vero magari me lo son sognato non so se lo avete notato ci fa lobo tom ma qui costa meno una birra media di una coca piccola

unora a mezzanotte e finalmente arriviamo al gordo che angioletto ieri sera si è fatto spiegare la strada da una cica gitana o almeno a sentire lui il posto non è mica granché eppoi la musica è leggera e commercial sarà che è presto sarà che per capodanno si deve soddisfare un pubblico più eterogeneo epperò ormai abbiamo pagato e siam dentro non che me ne frega chissà quanto ma ormai poi è quasi ora e non si fa in tempo a cercare un altro posto facciamo così brindiamo al capodanno poi le due consumazioni comprese nel prezzo e poi schizziamo fuori a cercare altro daccordo facciam così

dieci minuti a mezzanotte e vengono distribuiti a caso dei bottiglioni di spumante che carini questi del gordo

un minuto a mezzanotte e inizia il conto alla rovescia

a mezzanotte si stappano le bottiglie si alzano i calici si brinda ci si bacia si lanciano le bottiglie fra la folla iniziano piccole risse si toccano le ciche nella confusione generale iniziano altre piccole risse

dieci minuti dopo la mezzanotte vado in bagno a farmi una striscia di coca torno in pista ballo un’house appena appena decente dopo la mezza cambia un pò la musica ma non troppo è il momento di cambiare locale e trovare un dj resident serio vado al bar a farmi dare le mie due consumazioni

due ore dopo la mezzanotte e ci ho messo un pò a convincere gli altri a venirsene via dal gordo ma alla fine siamo arrivati al das house der freiheit il posto che ci avevano detto i tipi del rave e magari c’è il caso che incontro minigonna+piercing il cinghialino inizia subito a tacchinare due ragazzine bionde e sto per unirmi a lui per far paio quando quel ritardato di lobo tom mi precede stronzo di un lobo tom sempre a mettere il tuo pisello nei miei affari

tre ore dopo la mezzanotte e il posto è proprio bello passano una techno molto molto pompata alternata con house di gran qualità e io ho rimorchiato una cica di un certo livello una spagnola cogli occhi chiari che è venuta a berlino con un’amica ma l’amica si è già ubriacata e dorme al bar te quiero senorita il cambio mi sorride

quattrore dopo la mezzanotte e io son da solo in mezzo alla pista con la spagnola dagli occhi chiari siamo andati in bagno gran fila per entrare ci siam chiusi dentro gran puzza di piscio e vomito nell’aria non molto eccitante daccordo però niente più di una smucinata veloce che roba poi si è messa a cercar scuse del tipo devo portare la mia amica in albergo chissà come sta non posso abbandonarla così ho solo diciassette anni e insomma le solite menate e allora se te ne vuoi andare vattene ci ho detto mica servono un milione di scuse mi accendo una canna in mezzo alla pista

cinque ore dopo la mezzanotte chiedo al barista a che ora chiude il locale alle otto mi dice bè c’è ancora tempo allora per trovare una ragazza più guardo gli altri che si dan da fare chi ha già rimorchiato il cinghialino di solito riesce bene in queste cose sta ancora con le due bionde ma di lobo tom nessuna traccia anche angioletto ha un certo fascino sulle ciche anche se è ciccio bodrillo non so perché si vede che ci sa fare anche se non ho mai capito che vuol dire che uno ci sa fare forse vuol dire che ce l’ha grosso ahahah rido da solo ahahah il barista ha ascoltato il mio discorso in italiano perché lo pagano anche per ascoltare i clienti pure se in disco non ce ne son tanti che vogliono parlare forse ma comunque lo pagano per star lì e mi sorride pure ahahah

sei ore dopo la mezzanotte capisco che le ragazze più in circolazione sono ormai accoppiate per la nottata e allora mi tuffo nella danza cerco di farmi attraversare dai bassi poderosi cerco di farmi guidare dai bipiemme

sette ore dopo la mezzanotte mi accorgo di aver finito amfe e coca cerco qualcuno dove comprare delle paste incontro minigonna+piercing che mi accompagna da un tale prendo due paste una la offro a lei ci rituffiamo nel ballo poi ci appartiamo in bagno è davvero la house delle libertà

ottore dopo la mezzanotte staccano la musica e accendono le luci si chiude ausgang ancora una volta usciamo in strada nell’aria gelida sudati fradici come siamo gli occhi lampeggianti e le orecchie che fanno fiiiiii ma ormai ci ho fatto l’abitudine le strade sono piene di gente che si trascina dalla notte che si fa che si fa mica si può già tornare in italia e nemmeno al camper io me ne andrei anche a dormire ma in fondo in certi momenti non si può far altro che lasciarsi andare e seguire la corrente e dove ti spinge dove ti ha spinto è lì che devi andare

nove ore dopo la mezzanotte abbiamo tutti sottobraccio delle ciche che io non ho mai visto a parte minigonna+piercing che è con me e tutti quanti noi e i tedeschi del rave e altri e altre ignoti raccattati lungo la via entriamo a le moog inferno un locale dove c’è un after fino al pomeriggio o almeno così ci dicono quelli del rave che comunque come informatori di locali si stanno rivelando molto più validi del pusher amico di scarafaz all’ingresso porgo il dorso della mano e mi accorgo che ormai è piena di timbri non può essere che il capodanno penso

dieciore dopo la mezzanotte la musica martella che è un piacere e io sono alla disperata ricerca di paste

quindiciore dopo la mezzanotte una cica in lacrime mi sbatte addosso poi sbatte contro il muro arriva qualcuno a sorreggerla e poi l’accompagna fuori nel soleggiato giorno germanico cerco minigonna+piercing ma non la trovo prima mi sono dovuto appoggiare un paio d’ore perché mi era venuto su tutto il down e non mi reggevo più ma lei tanto si era già messa a flirtare con un altro tipo

sediciore dopo la mezzanotte con gli altri decidiamo di andarcene e giusto prima di uscire vedo minogonna+piercing stesa per terra poggiata a un’altra cica di quelli del rave tuttedue sfatte e addormentate e svaccate noi usciamo nel pomeriggio germanico e siamo distrutti e torniamo con immane fatica al camper

ventitré ore dopo la mezzanotte siamo in un pub a sorseggiare lager e a raccontarci la nottata mi sono sbatacchiato questa mi sono sbatacchiato quella ah sì ma se eri sbronzo sfatto ahahah insomma il solito blablabla d’accompagnamento insomma le solite menate il capodanno è contro l’autarchia eccetera e io mando un essemesse a jeansattillati e ci scrivo che domani torniamo

trentasei ore dopo la mezzanotte mentre stiamo sistemando prima della partenza trovo in un taschino del giaccone il cell di minigonna+piercing faccio per buttarlo poi però penso che magari prima o poi ci torno a berlino